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Area archeologica di Agrigento

La Valle dei Templi, sito UNESCO dal 1997, incanta con la sua maestosità storica e architettonica.

Situata in Sicilia, essa racchiude antichi templi greci dedicati agli dei, testimonianza dell'arte e della fede di un'antica civiltà.
Il tempio di Concordia, meglio conservato, è un'icona di armonia e perfezione, mentre il tempio di Giunone è un simbolo di grandezza e grazia. Questi monumenti narrano storie millenarie di sapienza umana, esaltando l'incredibile eredità culturale che appartiene a tutta l'umanità. La Valle dei Templi è un vero scrigno di tesori storici, un luogo che ci ricorda il nostro passato e ci insegna a custodire il nostro patrimonio per le generazioni future. La Valle dei Templi, situata ad Agrigento, è uno dei siti archeologici più estesi al mondo e un orgoglio italiano. Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO, insieme a Pompei ed Ercolano, è un'eccezionale testimonianza del mondo antico. Questa zona è famosa per i suoi imponenti templi dorici, un'affascinante espressione dell'arte e della cultura greca.
I templi greci, come il Tempio dei Dioscuri e il Tempio di Eracle, simboli di Agrigento da secoli, sono considerati tra le testimonianze più affascinanti e maestose dell'eredità della Magna Grecia in Italia. La storia millenaria della Valle dei Templi ebbe inizio con la fondazione di Akragas nel VI secolo a.C. Nel V secolo a.C., la città divenne una delle colonie greche più importanti della Sicilia, grazie anche al tiranno Terone e alla vittoria nella battaglia di Himera nel 480 a.C. Durante questo periodo, furono eretti i templi che possiamo ammirare ancora oggi. Conquistata da Cartagine nel 406 a.C., la città ritrovò il suo splendore con la conquista romana due secoli dopo, quando divenne Agrigentum.
Il Parco Archeologico di Agrigento ospita i templi greci più solenni e meglio conservati della Sicilia, testimonianza dell'antica Akragas, una delle maggiori città della Magna Grecia. Nel 1997, l'UNESCO ha riconosciuto i templi dorici come uno dei principali esempi dell'arte e della cultura greca, inclusi nel Patrimonio dell'Umanità per la loro eccezionale integrità.
Estendendosi su 1300 ettari, la Valle dei Templi è una meraviglia nascosta sotto uliveti e campi, con capolavori che regalano emozioni. La visita inizia dalla Rupe Atenea, dove si può ammirare il Tempio di Demetra inglobato nella chiesetta medioevale di San Biagio. Attraverso la via Panoramica dei Templi, si incontrano il Tempio di Giunone, il Tempio della Concordia, il Tempio di Eracle e il Tempio di Zeus, quest'ultimo noto per le gigantesche statue Telamoni. Infine, il Tempio dei Dioscuri, simbolo di Agrigento, rappresenta un'ultima tappa di questa affascinante avventura storica e archeologica.

Area archeologica di Agrigento

La Valle dei Templi, uno dei siti archeologici più grandi del mondo, si estende lungo la cresta rocciosa che segna il confine meridionale dell'altopiano dove un tempo sorgeva l'antica Akragas. Designata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO, essa rappresenta uno dei più significativi e magnifici reperti dell'antichità in Italia, accanto a Pompei ed Ercolano. Situata su un altopiano non lontano dal mare, nei pressi del centro storico di Agrigento, la Valle dei Templi è rinomata in tutto il mondo per i suoi imponenti templi dorici, che costituiscono alcune delle più importanti rappresentazioni della cultura e dell'arte greca.

Da secoli, i templi greci, simboli di Agrigento, sono universalmente riconosciuti come il legato più affascinante e maestoso che la Magna Grecia abbia lasciato alla Sicilia e all'Italia nel loro complesso. Due esempi notevoli includono il Tempio dei Dioscuri e il Tempio di Eracle. La storia millenaria della Valle dei Templi ebbe inizio nel VI secolo a.C. con la fondazione dell'antica colonia di Akragas. La città raggiunse il suo apice nel V secolo a.C., diventando una delle più importanti colonie greche in Sicilia, in parte grazie al dominio del tiranno Terone e alla vittoria sui Cartaginesi nella Battaglia di Himera nel 480 a.C. Fu in questo periodo che furono costruiti i templi che oggi possiamo ancora ammirare. Cartagine, tuttavia, si vendicò nel 406 a.C., conquistando la città di Akragas, che tornò al suo antico splendore solo due secoli dopo con la conquista romana e il cambio di nome in Agrigentum. Il Parco Archeologico di Agrigento ospita i templi greci più solenni e meglio conservati della Sicilia, rappresentando una testimonianza unica del fatto che l'antica Akragas fosse una delle più grandi città della Magna Grecia.
Riconoscendo il complesso dei templi dorici come uno dei principali esempi di arte e cultura greca, l'UNESCO ha inserito la Valle dei Templi di Agrigento nell'Elenco del Patrimonio dell'Umanità nel 1997, riconoscendone anche lo straordinario stato di conservazione nel corso dei millenni. La Valle dei Templi si estende su 1.300 ettari a due passi da Agrigento. Non tutto l'immenso complesso urbano è stato riportato alla luce; parte di esso rimane nascosto sotto campi e uliveti che circondano questa meravigliosa area. Tuttavia, non temete: i capolavori che potete ammirare passeggiando per la valle vi offriranno emozioni uniche, come avvenne alla fine del XVIII secolo quando questo luogo magico fu riscoperto dopo secoli di abbandono.

Iniziate la vostra visita alla Valle dei Templi dalla cima della Rupe Atenea, dove potrete non solo godere di una vista unica del sito archeologico, ma anche apprezzare ciò che resta del Tempio di Demetra, inglobato nella chiesa medievale di San Biagio. Scendendo lungo la Via Panoramica dei Templi, vi troverete di fronte al Tempio di Giunone, costruito intorno al 450 a.C. Di questa maestosa struttura, sono conservate 30 colonne, 16 delle quali mantengono i loro capitelli.

Il Tempio della Concordia è il tempio dorico meglio conservato al mondo, insieme al Partenone, ed è situato lungo la Via Sacra. Il nome con cui lo conosciamo deriva da un'iscrizione latina trovata nelle vicinanze, anche se a oggi non abbiamo certezze sul dio a cui fosse dedicato. Lo stato eccellente di conservazione delle sue 78 colonne, del pedone imponente e del timpano è dovuto al vescovo Gregorio, che decise di convertirlo in una chiesa cristiana nel VI secolo d.C., risparmiandolo dai saccheggi che colpirono altre strutture del sito.

Il Tempio di Eracle è il più antico dei templi agrigentini, costruito alla fine del VI secolo a.C. e menzionato da Cicerone nelle Verrine. Delle 38 colonne originali, ne rimangono solamente nove, ricostruite nel XX secolo assemblando pezzo per pezzo i frammenti originali trovati nell'area. Appena sotto, potrete vedere la cosiddetta Tomba di Terone, un monumento sepolcrale di epoca romana erroneamente attribuito all'antico tiranno di Akragas.

Il Tempio di Zeus, tra i più grandi del mondo greco, accoglie oggi i visitatori con le sue imponenti fondamenta e un altare monumentale, fornendo solo un'idea parziale dello splendore di un tempo.

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